TIM LAZIO – Covid fase 2 Tim (bollino rosso)

NOTA INCONTRO 7/5/2020 (Prima Parte)

Nella giornata del 7 maggio si è tenuto un incontro tra l’azienda e i rappresentanti sindacali dell’unità produttiva del Lazio dove sono state presentate le intenzioni aziendali e le modalità per il rientro di una prima parte di lavoratori nelle sedi di appartenenza.
In sintesi TIM ha presentato un protocollo dove sono riportate le linee guida che i lavoratori dovranno seguire per un rientro ed una permanenza in sicurezza, almeno nelle intenzioni, nelle sedi scelte per i rientri.
Secondo la tabella prevista i primi a rientrare dovrebbero essere i dirigenti il 18 maggio, a seguire i responsabili con un  25%  del  personale  appartenente  alle  strutture  individuate  per  questa  prima  fase  ed  il  4  giugno  il  restante  personale nella quota del 50% del totale che poi si alternerà in presenza con una rotazione con la restante parte del personale delle strutture.
Per ognuna delle sedi interessate TIM preparerà un documento ad hoc, riguardante trasporto‐accesso‐condizioni di permanenza‐utilizzo  spazi‐gestione  emergenza‐sicurezza,  che  terrà  conto  sia  delle  linee  guida  principali  sia  delle  caratteristiche specifiche della sede trattata in quanto ognuna ha delle caratteristiche logistiche e di impianto differenti dalle altre.
La  scelta  delle  strutture  individuate  per  il  rientro  è  ispirata  secondo  l’azienda  dalle  caratteristiche  delle  attività  lavorative svolte e dalla numerosità non elevata del personale interessato per poter permettere un’analisi di tutte le problematiche, che inevitabilmente questo protocollo porterà con la sua applicazione rispetto a quelle che erano le vecchie “abitudini”, e quindi per poter cercare soluzioni prima di estendere il rientro alla restante parte del personale di TIM.
Tutti i rientri saranno comunque, secondo quanto comunicato, preceduti da sopralluoghi di azienda e preposti RLS aziendali  che  dovranno  verificare  tutte  le  condizioni  di  sicurezza  che  devono  garantire  la  salute  dei  lavoratori  interessati.
Relativamente ai DPI previsti per decreto l’Azienda ha dichiarato che ad ogni unità lavorativa sarà rilasciato, al momento  del  rientro  nella  propria  sede,  un  kit  di  mascherine  (20/30)  e  probabilmente  un  igienizzante  per  le  mani. Non sono previsti guanti per il lavoro d’ufficio. Ha dichiarato inoltre di aver adottato tutte le misure di prevenzione per un lavoro “sicuro”. Ogni qualvolta l’unità lavorativa entrerà in sede è prevista la rilevazione della temperatura attraverso un termo‐scanner. Stesso trattamento è previsto per tutti coloro che non sono dipendenti ma che necessariamente saranno in sede anche se è stato dichiarato che si limiteranno gli accessi alle effettive necessità.
Vista la delicatezza e l’importanza dell’argomento trattato e la necessaria puntualità che ognuno dei documenti per le sedi e la sua analisi necessitano, l’incontro proseguirà già mercoledi 13maggio e nei giorni a seguire.
Come OS abbiamo già espresso in sede di incontro numerose perplessità su una serie di argomenti a partire dalla tempistica stabilita per il rientro che ci sembra quanto meno ‘’affrettata’’ viste le condizioni in cui ancora versa il Paese  e  tenuto  conto  delle  raccomandazioni  alla  massima  prudenza  da  parte  della  comunità  scientifica  e  delle  indicazioni governative sul ricorso allo Smart Working per non appesantire e mettere a rischio questa delicata fase di ripresa nazionale.
Non comprendiamo quindi il motivo  di tanta ’’urgenza’’, che  porterà senza dubbio alti costi di attuazione per i  protocolli ed i DPI da fornire ed un rischio, seppur minimizzato nelle intenzioni, per la salute di tutti i colleghi coinvolti in questa fase.

CISAL  Comunicazione  come  sempre  sarà  presente  e  vigile  in  tutte le  sedi e su  tutte le  situazioni di potenziale  rischio ‘’PRETENDENDO’’ da TUTTI gli attori interessati a questa attività la MASSIMA SICUREZZA per ogni singolo lavoratore coinvolto.

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Rsu Cisal Comunicazione