Controllo a distanza e registrazioni illecite per “Vita in diretta”

Controllo a distanza e registrazioni illecite nella Regia dello Studio 3
per “Vita In diretta”: L’Azienda intervenga

La legge sul controllo a distanza, varata dal Governo nell’ambito del Jobs Act, vieta espressamente l’utilizzo di strumenti audiovisivi utili al datore di lavoro per vigilare sui propri dipendenti. In Rai, a quanto pare, questa semplice norma non è stata perfettamente recepita da tutti. Da più di una settimana, infatti, nella regia dello studio 3 per la produzione “Vita in diretta”, sono state date disposizioni ai tecnici audio di registrare tutti gli ordini di regia, ovvero tutte le conversazioni che avvengono durante la diretta della trasmissione. Tale disposizione, palesemente illegale e in aperta violazione della legge sulla privacy e sulle normative aziendali nonché di rilievo penale, continua nonostante proteste e rimostranze.
La legge, infatti, regola in maniera esatta e inequivocabile il diritto alla privacy dei lavoratori e garantisce al datore di lavoro, solo in casi eccezionali e in accordo con le organizzazioni sindacali, l’utilizzo di strumenti audiovisivi per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale.
Registrare le conversazioni che avvengono in cuffia, dunque, è una palese e ingiustificata violazione di questa norma.
Cisal Comunicazione, pertanto, ritiene assolutamente prioritario, da parte dell’Azienda, intervenire in tal senso per salvaguardare la privacy dei propri lavoratori e il rispetto della legge in vigore. Chiediamo, pertanto, di porre termine in maniera tempestiva a tale illegalità, e, contestualmente, che vengano immediatamente distrutte tutte le registrazioni finora effettuate.

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