Il 24 luglio 2025 si è svolto un incontro dedicato all’analisi delle gravi criticità operative che investono il settore dei radiomarittimi, presidio tecnico-strategico che garantisce un servizio essenziale H24, svolgendo attività di ascolto radio continuo, gestione delle comunicazioni di emergenza e attivazione tempestiva degli interventi – spesso determinanti per il salvataggio di vite umane.Un’attività ad altissimo contenuto di responsabilità, con risvolti anche di natura penale, che si regge oggi sul senso del dovere e sulla tenuta professionale dei lavoratori, e non certo su un sistema di riconoscimenti adeguato.

Le criticità emerse sono gravi e non più tollerabili:

  • Carenza cronica di organico: la continua fuoriuscita di personale non è stata compensata da un adeguato piano di assunzioni e ricambio generazionale, compromettendo la sostenibilità del presidio continuativo.
  • Disparità contrattuali e trattamento iniquo: ai nuovi ingressi vengono riconosciuti benefici economici e professionali (incentivi e livelli superiori) che restano invece negati a lavoratori con oltre 15 anni di esperienza, ancora fermi al 4° livello. Una frattura inaccettabile che alimenta frustrazione e disillusione.
  • Condizioni strutturali indecorose: emblematico il caso della sede di Roma, dove si opera in ambienti angusti, non insonorizzati e inadatti alla gestione del carico operativo quotidiano. Una situazione che lede la dignità del lavoro e mina l’efficienza del servizio.

CISAL Comunicazione ribadisce con forza la necessità di interventi urgenti e strutturali:

  • Piano straordinario di rafforzamento dell’organico;
  • Riconoscimento dell’esperienza e dei percorsi professionali interni;
  • Investimenti nelle sedi e negli strumenti operativi, a partire da Roma.

Quello dei radiomarittimi non è un lavoro “qualunque”: è una funzione pubblica vitale, al servizio della sicurezza nazionale e dell’incolumità delle persone.

Continueremo a dare voce a chi non si arrende, a chi tiene in piedi il sistema tra mille difficoltà, a chi lavora per salvare vite e merita rispetto, dignità e tutele reali.
Noi non firmiamo silenzi, ma rivendichiamo giustizia.

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Roma – 25/07/2025
p. Cisal Comunicazione
Seg. Prov. Lazio/Rsu
L.Fabrucci