Trasferimenti in Enterprise ICT: opportunità da valorizzare, criticità da non ignorare
Nel corso dell’incontro (26 maggio 2025) tra l’Azienda e le RSU, è stato affrontato il tema del trasferimento di risorse provenienti dal comparto IT verso la nuova struttura Enterprise ICT, con sede in via Estensi (Roma).
Tale struttura sarà dedicata al presidio operativo di importanti clienti strategici, garantendo supporto diretto e continuità operativa.

L’Azienda ha comunicato che, a partire dal 1° maggio 2025, circa dieci colleghi (livelli 6, 7 e 7Q) verranno trasferiti nella nuova struttura Enterprise ICT. La selezione delle risorse è avvenuta su segnalazione dei responsabili delle strutture IT di provenienza, che hanno individuato i profili in base a criteri tecnico-professionali e alla situazione di inattività operativa. Si tratta infatti di personale che, pur disponendo di competenze acquisite nel tempo, non era più assegnatario di attività concrete, a seguito di processi di riorganizzazione e di progressiva esternalizzazione delle attività. L’obiettivo del trasferimento è offrire a queste risorse nuove opportunità di impiego e valorizzazione all’interno di una struttura orientata a presidiare clienti strategici, promuovendo allo stesso tempo un processo di reinternalizzazione delle attività
ad alto valore aggiunto.

Al termine del percorso formativo, della durata di sei mesi, le attività operative potranno essere svolte secondo differenti modalità di presidio, in funzione delle esigenze dei clienti assegnati, che prevedono:

• presidio dal lunedì al venerdì, nella fascia oraria 07:00-19:00;
• oppure presidio dal lunedì al sabato, con turnazioni e reperibilità gestita su base volontaria.

Dal 2024 ad oggi, oltre 70 risorse sono già state riallocate nella struttura Enterprise. L’obiettivo dichiarato dall’Azienda è sostituire progressivamente i fornitori esterni, generando saving e valorizzando il personale interno. Sicuramente si tratta di un’iniziativa positiva: utilizzare risorse interne invece di esternalizzare attività consente non solo un risparmio economico, ma anche una maggiore valorizzazione delle competenze professionali presenti in azienda. Tuttavia, permane una criticità evidente: mentre da un lato si promuove l’internalizzazione, dall’altro si continua ad affidare all’esterno attività e competenze cruciali, in particolare nel settore IT, contribuendo a un progressivo impoverimento del patrimonio di know-how aziendale.

La Cisal Comunicazione continuerà a seguire con attenzione l’evoluzione di questo processo, vigilando sul rispetto dei diritti dei lavoratori coinvolti e sulla coerenza delle scelte strategiche dell’Azienda. In un contesto dove le trasformazioni si moltiplicano e i cambi di passo sono repentini, riteniamo indispensabile che ogni percorso di riorganizzazione sia accompagnato da trasparenza, confronto e da una reale volontà di investire sulle persone, non solo a parole. Il patrimonio professionale non può essere visto come un costo, ma come un valore che va coltivato, riconosciuto e stabilizzato. È in questa direzione che continueremo a portare il nostro impegno.

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RSU Cisal Comunicazione
L. Fabrucci