Dopo anni di silenzi e assenze, oggi qualcuno riscopre la necessità di “difendere” i lavoratori, dimenticando però che fino a ieri proprio quei lavoratori venivano lasciati soli, senza tutele e senza risposte, se non in deroga.

Negli ultimi giorni si leggono comunicati che, più che informare, sembrano voler riscrivere la storia recente del settore BPO e di quanto realmente accaduto. In riferimento alle interpretazioni fatte circolare ad arte sulla vicenda che ha coinvolto i lavoratori di Network Contacts, riteniamo doveroso fare chiarezza e riportare i fatti nel loro giusto contesto.

Le scriventi OO.SS., insieme ai lavoratori e alle RSA, ribadiscono la volontà di promuovere il miglioramento delle condizioni di lavoro, con il riconoscimento delle professionalità e nel rispetto delle persone. La vera conquista si ottiene sul campo, prima ancora che nei tribunali, difendendo il principio della migliore retribuzione nei tavoli di trattativa.

Dunque, di quale violazione si tratta? È bene ricordare che oggetto del giudizio non era stabilire quale CCNL sia leader nel settore dei call center, ma altro.

Chi sceglie di appiattire le differenze, invece di riconoscerle e valorizzarle, finisce per indebolire la libertà di rivendicazione dei lavoratori, sostituendola con la pretesa di condizionare le scelte collettive a logiche che nulla hanno a che vedere con i bisogni reali delle persone e delle famiglie.

CISALCOM e CISAL Terziario non utilizzano le aule giudiziarie come terreno di scontro o come strumento di dominio politico, ma come luogo di tutela dei diritti e di garanzia della democrazia sindacale.Per questo, CISAL Comunicazione e CISAL Terziario non accettano lezioni da chi strumentalizza il valore della contrattazione.

Abbiamo parlato con i lavoratori, ascoltato i loro bisogni e trasformato le parole in proposte concrete, mentre altri si limitavano ad alimentare contrapposizioni sterili.

Siamo stati i primi, già nel mese di luglio, a richiedere formalmente all’Azienda un incontro su smart working e premio di risultato, proprio per costruire soluzioni reali, senza proclami e senza opportunismi. Il primo confronto, tenutosi il 25 luglio, è stato l’occasione per presentare una bozza di accordo concreta e sostenibile, fondata su principi di equità, innovazione e rispetto per le persone.

Noi continueremo a difendere la libertà sindacale, il pluralismo e il diritto di ogni lavoratore a essere rappresentato da chi agisce con serietà e senza interessi di parte.

CISALCOM e CISAL Terziario ci sono e ci saranno, sempre accanto ai lavoratori. Nonostante le distorsioni e le semplificazioni, noi restiamo dove siamo sempre stati: impegnati a difendere la libertà sindacale, il pluralismo e la rappresentanza vera.

Dalla parte di chi lavora, con i fatti, non con le etichette…

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