Seguiamo con profonda attenzione la difficile situazione della vertenza dei lavoratori addetti al contact center ITA dopo  che  Covisian,  azienda  aggiudicatasi  il  relativo  servizio,  ha disdetto “unilateralmente”  il contratto con la  Società Committente subito dopo esserci aggiudicata la gara e aver sottoscritto con il Ministero del Lavoro e le Parti Sociali l’accordo della Clausola Sociale.
È questa una vicenda dai contorni poco chiari e sulla quale, ci sembra al momento, non ci sia nessuna intenzione da parte di tutti gli attori in causa (Sindacati, Committente, Istituzioni, Società aggiudicatrice) di voler fare più luce di quella strettamente necessaria.
Leggiamo da più parti atti di accusa verso ITA (ex Alitalia), che ricordiamo essere una società di fatto a capitale Pubblico, che si sottrae al confronto istituzionale (come dire il Governo non parla con se stesso), ma non rileviamo da nessuna parte il benchè minimo tentativo di andare più a fondo nella vicenda.
Nell’accordo della clausola sociale non viene mai citata la data del 30 aprile quale prima scadenza della commessa e  neanche  Istituzioni  e  Parti  Sociali  menzionano  scadenze  così  prossime  nei  numerosi  comunicati  stampa  che  hanno accompagnato lo sviluppo dell’intera vicenda che, più che delucidare i fatti, ci sembrano, oggi, siano stati l’ennesimo atto autocelebrativo, uno sperpero di parole “buone” a fare solo proselitismo tra i lavoratori e opinione pubblica,  e  non  solo……  (Vedete  giusto  qualche  giorno  fa  abbiamo  intercettato  un  messaggio  di  un  dirigente sindacale  che  chiedeva  ben  150,00  euro  quale  compenso  per  la  sottoscrizione  delle  conciliazioni  sindacali.    Il  mercato delle illusioni.)
Covisian si aggiudica un bando di gara ma a nessuno è dovuto sapere quale siano le condizioni di aggiudicazione come d’altronde nessuno conosce le condizioni di tanti altri bandi (pubblici e privati aggiudicati) dalla medesima azienda. La cosa certa che oggi noi conosciamo, e lo sappiamo perché siamo lavoratori tra i lavoratori, sono le condizioni di incertezza in cui lavorano i nostri colleghi soggetti a pressioni, turni modificati all’ultimo momento, una incertezza costante del proprio lavoro legato solo ed esclusivamente alle logiche di una produttività estreme a discapito di qualità, competenze e professionalità.
Le  parti  in  causa  dovrebbero  oggi  soffermarsi  a  rileggere  gli  stessi atti che hanno firmato pretendendo  di  conoscere realmente quali sono le condizioni in cui la Gara è stata aggiudicata verificandone attentamente la sostenibilità e non dimenticando mai che esiste un Costo del Lavoro che se, ancora una volta, ignorato porterà nel breve e medio termine ad alterare i già precari equilibri di in settore in cui crescono solo incertezza e precarietà.
Come  Cisal  Comunicazione  chiediamo  alle  Istituzioni  e  a  tutti  gli  Organi  preposti  di  fare  luce  sulla  vicenda  perché situazioni simili non costituiscano precedenti, chiediamo di convocare un tavolo di confronto aperto a tutti e non solo alle solite Organizzazioni Sindacali…

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p. SEGRETERIA NAZIONALE
DR. F. ANTONACI

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