Come è a tutti noto, Covisian ha predisposto un piano di rientro a rotazione dei lavoratori in azienda che, temporaneamente, lasceranno il lavoro in smartworking per rientrare fisicamente sul posto di Lavoro.
Come organizzazione sindacale non abbiamo mai ostacolato il processo di confronto e socializzazione tra azienda e lavoratore considerandolo fondamentale, utile a non snaturare il confronto e a mantenere alto il livello delle prestazioni lavorative non privabili di momenti di aggregazione e aggiornamento.
Ma quello a cui stiamo assistendo oggi viaggia velocemente e pericolosamente verso altri lidi e ci risulta difficile coglierne l’utilità e la finalità. I lavoratori, stando a quanto dichiarato dall’azienda, dovrebbero av‐vicendarsi per Team. Abbiamo, tuttavia, direttamente constatato che non è così. Da una attenta verifica è emerso che non tutti i lavoratori stanno rientrando a rotazione anche al netto di quelli esentati per Legge.
Molti lavoratori ci hanno anche segnalato che a mancare all’appello sono anche e soprattutto i Rappre‐sentanti Sindacali che coerentemente con quanto più volte dichiarano pubblicamente restano puntual‐mente a casa.
Qualcuno controlla? Esiste un Responsabile di Sala o di Commessa che verifica rientri, matrici e turnazioni? O tale persona, come già ha fatto per tanti anni in altri “lidi” è impegnata a raccogliere le tessere sindacali per chi, giustamente, la sponsorizza garantendole vitto e alloggio?
Come se non bastasse, ai lavoratori che accidentalmente si trovassero in malattia/ferie/rol/ congedo nelle settimane di rientro viene imposto il recupero. Per la serie a chi tanto e a chi nulla! Un punto fondamentale dei rientri in sede dovrebbe essere “una gestione del lavoro in presenza nella massima sicurezza scongiu‐rando anche semplici occasioni di contagio” e sempre e comunque nel rispetto delle regole del Protocollo di Sicurezza. Bene oggi non è sempre così….. e non necessariamente per inadempienza aziendale.
I lavoratori sono spesso in postazione senza mascherina e, principalmente quelli con una forte propensione alla vendita, considerati altamente produttivi da SPARTA (mantra ormai di ogni TL, notoriamente disposti anche a vendersi l’anima al diavolo per l’indice. Non osiamo immaginare le pressioni che subiscono), non ricevono alcun richiamo dal Responsabile di turno (di cui abbiamo già detto sopra).
Alcuni Team Leader veicolano il messaggio errato che si possa stare in postazione senza mascherina disat‐tendendo, di fatto le prescrizioni di legge. A quanto sopra denunciato si aggiunge oggi l’ennesima variazione della matrice turni che, puntualmente, e sempre in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico, viene mo‐dificata (giusto per creare ulteriori disagi e sempre in contraddizione con l’esigenza di conciliare Vita/La‐voro).
In sostanza il rischio di impresa ci sembra essere messo a carico dei lavoratori che, oltre al normale svolgi‐mento delle proprie mansioni, si fanno carico degli escamotage e degli aggiustamenti necessari a far qua‐drare i conti di commesse aggiudicatesi a valori troppo bassi che, nel medio‐lungo periodo, stanno determi‐nando un annacquamento delle logiche del mercato sempre in favore di una maggiore precarizzazione della forza lavoro.
Come Cisal Comunicazione non possiamo condividere tale politica e non barattiamo la nostra onestà sindacale e intellettuale con tessere o assunzioni……… ma siamo sempre per la TUTELA DEL LAVORO E DEI LAVORATORI.
16 Settembre 2021
Segreteria Nazionale
Francesco Rocco Antonaci