Il giorno 07 giugno ’17 si sono svolte la attività di scrutinio per attribuire i seggi dei rappresentanti delegati dei lavoratori per gli organi direttivi dell’ASSILT. Preso atto dei risultati e della partecipazione ci preme registrare e sottolineare alcuni aspetti:
1) I dipendenti che hanno esercitato il diritto al voto sono circa il 43% del totale aventi diritto ciò implica che con il sistema proporzionale puro a ripartizione dei resti non garantisce nessun criterio accettabile di rappresentativit, unito al fatto che ancora una volta esiste un rilevante malcontento;
2) Il quorum per eleggere un rappresentante è di circa 480 voti validi; La metà dei 41 eletti sono vecchie conoscenze alcuni al terzo mandato consecutivo !!! viva il rinnovamento.
3) 23 Delegati su 41 sono i delegati (SLC+Snater+Cobas) che rappresentano la maggioranza rispetto alle OO.SS. dialoganti /aziendalisti.
4) Alcune OO,SS. Sono sempre più autoreferenziali e non riescono a rappresentare che se stessi: vedi UGL che ha ottenuto un solo rappresentante da inviare all’assemblea dei delegati.
5) In questa consultazione siamo convinti che non vinca nessuno che invece a perdere siano i lavoratori ed il sistema democratico di rappresentanza, così come NOI di Cisal Comunicazione avevamo previsto, invitando i lavoratori soci ad astenersi.
Ma vediamo perché i lavoratori hanno preferito astenersi:
• Smobilitazione di alcuni presidi territoriali;
Non occorre dilungarsi molto su questo aspetto, basta leggere il contenuto dell’accordo e scoprire da soli se la regione di appartenenza ha perso il proprio Comitato territoriale e se l’attività del nucleo di gestione sarà accorpata. Non c’è da stare allegri !!
• Ridotta capacità di gestire il rapporto in modo personalizzato;
Come specifica conseguenza del punto precedente, ma anche in modo generalizzato, il rapporto tra Socio ed Associazione sarà destinato a mutare divenendo più asettico, più distante, non solo geograficamente, ma anche in termini di specifiche esigenze, probabilmente, contatteremo un call-center che ci dirà: la procedura per il rimborso prevede che…, oppure per questa prestazione si rivolga a…, non è previsto che…, non possiamo fornire nessun indicazione di presidio medico specialistico…, e così via discorrendo.
• Possibile aumento della quota associativa;
L’attuale inasprimento ed onerosità delle prestazioni che restano a carico del cittadino, e che il SSN o le disposizioni regionali impongono, farà si che, se si vuole mantenere il livello di efficacia di qualche anno fa, si dovrà mettere mano al portafogli ed aumentare la quota associativa oppure rassegnarsi ad una drastica diminuzione delle prestazioni erogate.
Da questo fatale binomio si può uscire, basta volerlo…..!!, bisogna impegnare i residui attivi della gestione in modo mirato.
• Sensibile diminuzione delle politiche di mutualità generali (campagne per…)
Negli ultimi anni la frequenza delle campagne di prevenzione e screening su base pluri-territoriale si sono drasticamente ridotte, sintomo evidente che una delle finalità statutarie.
dell’ASSILT è stata largamente disattesa, la cosa ci sconforta se guardiamo alla miriade di società di volontariato che con pochissimi mezzi materiali e pochi iscritti riescono a promuovere iniziative di grande rilievo sanitario/epidemiologico.
• Incapacità di cogliere e diminuire i disagi che i soci avvertono in alcune aree regionali, nelle quali la sanità è materia esclusiva di gestione in deroga al S.S.N..
Molti enti locali “regioni” si trovano nelle condizioni di dover equilibrare il rapporto tra finanziamenti forniti dal governo centrale e autonoma gestione della spesa sanitaria, ciò spesso, comporta un inasprimento del prelievo che resta a carico del singolo cittadino utente. Rispetto a queste dinamiche non sono stati previsti strumenti adeguati per lenire i disagio dei Soci.
Nell’ultimo biennio l’ASSILT ha effettuato il rimborso applicando una percentuale alla quota dei ticket però di fatto la procedura non assorbe gli eventuali inasprimenti imposti dalle Regioni.
Cisal Comunicazione in tempi non sospetti, aveva avvertito e dato voce al disagio da parte dei Lavoratori per Elezioni che, per modalità, qualità dei candidati ed incapacità di cogliere ed interpretare le esigenze, erano e sono diventati una farsa a danno dei principi più elementari di democrazia rappresentativa: gli eletti sono le stesse persone da almeno un decennio, la rappresentanza “rosa” è esigua, le rendite di posizione appaiono intoccabili!!
Per quanto riguarda le modalità di espressione al voto, nonostante apparteniamo ad una società di TLC si esprime il consenso per posta, con la possibilità che durante la fase di votazione si poteva dichiarare di non aver ricevuto la busta a casa e richiedere un duplicato, cosicché ”alcuni amici degli amici” hanno provveduto a clonare più volte i proprio voto, oppure alcuni candidati solerti hanno provveduto alla raccolta manuale porta-a – porta delle buste da far pervenire loro stessi disinteressatamente alla commissione centrale!!!
Ancora una volta l’astensionismo auspicato da Cisalcom si è manifestato, fornendo un segnale inequivocabile: gli eletti cosa e chi rappresentano?
Cisal Comunicazione
Segreteria Nazionale TIM