La CISAL Comunicazione è seriamente preoccupata per ciò che sta avvenendo ai TOF in merito a applicativi utilizzati e strumenti per i quali ha seri dubbi che il vero scopo sia ottimizzare la produttività.
Ritiene pertanto che adesso, si stia esagerando e da tempo ha deciso di verificare la conformità di tutto quanto richiesto e utilizzato nel rispetto della normativa vigente.
Tutti sono a conoscenza che sia lo smartphone che l’automezzo sociale sono geolocalizzati, il primo in attesa di verifica in merito ad una dubbia richiesta dell’autorizzazione e sull’effettiva applicazione di quanto autorizzato, la seconda con il solo fine di sicurezza del lavoratore e dell’automezzo.
Ebbene, abbiamo potuto constatare che non solo nel secondo caso i dati vengono utilizzati per il lavoro ma, questi vengono travasati in altri sistemi e chissà da chi possono essere visionati ed utilizzati.
È il caso di NAWEVO che permette di mettere in relazione la geolocalizzazione dell’automezzo con il percorso di rete delle WR.
Praticamente non solo il tecnico oggi è geolocalizzato quando lascia dall’auto sociale grazie allo smartphone ma probabilmente, è possibile verificare dove parcheggia l’auto, l’ora e quanto tempo ha impiegato per raggiungere il portone dell’utente, tutto questo, con una semplice interpolazione dei dati.
Ricordiamo che, “unica denuncia” presentata al Ministero per l’autorizzazione del click mobile è la Nostra e che la richiesta di autorizzazione è stata avanzata dall’azienda solo per i tecnici che prendono servizio dal proprio domicilio e che oggi questa è estesa a tutti i TOF compresi quelli che ricoverano a fine turno di lavoro l’automezzo in locali sociali.
Purtroppo, tutto questo caos, avviene nel silenzio delle commissioni ad hoc, delle quali Noi non abbiamo mai riconosciuto la valenza e riposto speranze le quali, dovrebbero vigilare ma che di fatto inconsciamente coprono, con l’effettivo l’immobilismo, tutto ciò che presumiamo illecito.
E poiché, Noi siamo un O.S. seria, libera, non condizionabile e sempre disponibile a tutelare i lavoratori, abbiamo deciso di agire nelle opportune sedi, su ogni sistema per il quale riteniamo compromesso l’aspetto relativo alla privacy e normativo.
Tanto è vero che, abbiamo richiesto la revoca di alcune autorizzazioni, chiesto chiarimento su alcuni applicativi e presentato esposti in merito a delle mancanze da Noi riscontrate per le quali attendiamo conferma dalle verifiche dagli Organi Preposti.
Per tutto questo, Noi procediamo con le nostre verifiche ed invitiamo i lavoratori, qualora confermati i nostri dubbi, a chiedere a tutto il mondo che dovrebbe tutelare i lavoratori perché su questa vicenda hanno fatto finta di non essere a conoscenza.
CISAL Comunicazione un Sindacato fiero di essere diverso.
SEGRETERIA REGIONALE PUGLIA