CISAL Comunicazione PROPONE quanto segue, per risolvere un problema che sta coinvolgendo i lavoratori TIM relativo alla richiesta aziendale dell’autorizzazione alla consegna della loro busta paga ad alcune aziende, per necessità delle dovute verifiche per l’accesso\intervento presso le stesse.

Alcune aziende per far accedere personale esterno presso le loro sedi pretendono che chiunque intervenga\l’azienda dimostri che è regolarmente assunto e dipendente di quella azienda e regolare dal punto di contributivo\assicurazione.

Probabilmente è una necessità dovuta a fenomeni quotidiani di cui anche TIM è vittima a causa dei sub appalti ed i sub di quest’ultimi che, molte volte vedono personale non inquadrato\assunto nel modo corretto e probabilmente con posizioni nei confronti dell’INPS non corrette\aggiornate, visitare le sue centrali.

Praticamente per dimostrare che il tecnico che effettivamente interviene è effettivamente dipendente dell’azienda, quest’ultima dovrebbe presentare alle aziende che lo richiedono il Libro Unico del Lavoro (LUL) ovvero la busta paga di tutti dipendente.

Probabilmente, in merito a quanto sopra, l’azienda ha pensato bene di presentare alle aziende dove interviene un estrapolato del LUL ovvero la consegna delle buste paga solo dei dipendenti interessati, ma per fare ciò ha bisogno di un espresso consenso da parte del lavoratore.

Sembra che i dati importanti richieste dalle aziende siano contenuti nella parte alta della busta paga e che il resto non sia necessario per l’accesso\le verifiche da parte delle aziende.

Per cui, l’azienda ha la necessità, di chiedere al singolo\tutti i dipendenti il consenso per la comunicazione dei dati contenuti in busta paga.

Secondo una nostra valutazione\proposta come risoluzione al problema è quella della presentazione del DURC\AUTOCERTIFICAZIONE REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA integrandola con una dichiarazione aziendale, nella quale si fa presente che il documento di riconoscimento del dipendente è il tesserino e che NOME e COGNOME, Matricola e Numero di tesserino del lavoratore che sta intervenendo fanno parte dei dipendenti dell’azienda dichiarante.
CISAL Comunicazione ritiene necessaria un’azione a livello centrale da parte dell’azienda su tutte quelle società che hanno necessita di verifiche approfondite poiché il problema è diffuso a livello nazionale, lasciando ai territori la compilazione della semplice modulistica contenete semplicemente dati come Nome, Cognome, matricola e numero tesserino.

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Segreteria Nazionale Cisal Comunicazione
Flavio Ferrante