TIM – Isopensione per vecchiaia

CISAL Comunicazione in data odierna ha sottoscritto un accordo che prevede la potenziale uscita su base volontaria con lo strumento dell’isopensione di 1200 lavoratori.
L’accordo consentirà ai lavoratori che raggiungano il requisito pensionistico di “vecchiaia” entro il 31 dicembre 2027 o 2028, a seconda della mansione svolta in azienda, di uscire dall’azienda in isopensione.

Purtroppo, tale accordo, anche se non in linea con le aspettative di tutti i lavoratori con i requisiti dei precedenti esodi, avvenuti con l’utilizzo dello stesso predetto ammortizzatore, comunque è stato firmato perché prevede la volontarietà, requisito fondamentale per una corretta valutazione da parte degli interessati.
Per i dettagli si rimanda l’attenzione alla lettura dell’accordo allegato al presente comunicato.
Per evitare cattive interpretazioni di quanto oggi sottoscritto anche da CISAL Comunicazione è opportuno evidenziare un punto chiave dello stesso accordo:

Da quanto sopra riportato, si evince che i lavoratori interessati all’esodo sono solo quelli che maturano come primo requisito di uscita quello di vecchiaia (età anagrafica) e non quello anticipato (per anni di contributi).
CISAL Comunicazione ritiene che quanto oggi presentato da TIM faccia parte di una complessa strategia finalizzata al contenimento dei costi, che si perfezionerà con l’applicazione del Contratto di Espansione che differentemente da quanto accaduto in precedenza, verrà integrato anche con le uscite anticipate previste dalla normativa.
Un ammortizzatore che, probabilmente, sarà utilizzato questa volta anche per abbattere notevolmente i costi relativi agli  scivoli  in  prepensionamento  riducendo  per  2  o  3  anni  il  costo  globale  dell’isopensione  a  seguito  della  compensazione con la NASPI e dei minori contributi nel periodo di applicazione della stessa;
sgravi che risulteranno maggiormente importanti nel caso di assunzioni di nuovi lavoratori a contratto indeterminato pari ad 1/3 degli effettivi esodi.
Pertanto, nei prossimi incontri con l’azienda sarà importante valutare molto bene i documenti proposti, sottoscrivendoli nel solo interesse dei lavoratori.
CISAL Comunicazione tutela con le proprie azioni tutti i lavoratori: sia coloro che stanno per uscire dall’azienda (a cui va corrisposto un assegno dignitoso e rispettoso dopo una vita dedicata al lavoro), sia alle nuove generazioni che partono già con stipendi con potere di acquisto più risicato rispetto a chi li ha preceduti e sui quali grava maggiormente qualsiasi forma di riduzione dello stipendio.

INTERVENTO IN APERTURA
CISAL COMUNICAZIONE si rende disponibile a valutare un accordo sull’argomento, sperando che l’odg non preveda un accordo principale subordinato ad altri accordi ad esso collegati.
Presupposto quanto sopra, per CISAL COMUNICAZIONE è fondamentale la volontarietà e nelle premesse abbiamo appreso che tale criterio previsto per legge è stato confermato.
Uscite dicembre 2027 e 2028, per cui l’accordo deve prevedere delle tutele a garanzia delle possibili modifiche dei futuri requisiti pensionistici.
Purtroppo, si allarga il periodo di prepensionamento ed oggi apprendiamo che arriverà a fino 6 anni e 3 mesi, per cui un’incidenza maggiore sull’assegno percepito dal lavoratore, per cui ci aspettiamo nell’accordo le opportune compensazioni.
In linea con quanto anticipato nei precedenti incontri, l’azienda in continuità con il passato punta a ridurre i costi, ma vuole utilizzare solo le uscite per vecchiaia e diversificare per ambito lavorativo.
Quanto proposto non coincide l’accordo precedente ma di fatto è una revisione unilaterale ovvero qualcosa di parziale\diverso.
Tutti sono consapevoli che i TOF ed i progettisti sono lavori più pesanti in azienda e non comprendiamo perché si riduce il tempo di anticipo alla vecchiaia, quasi un trattamento diverso e discriminatorio per i lavoratori a seconda della mansione.
I TOF dobbiamo ricordare che rischiando ogni giorno in prima persona, hanno garantito il servizio durante la pandemia e quanto proposto, più che un grazie sembra un’altra cosa.
Purtroppo. se quanto proposto è in linea con il passato ovvero in ottica di riduzione dei costi sarebbe più corretto e accettabile valutare sia il requisito di vecchiaia che quello anticipato, eliminando la discriminazione di uscita e prevedendo le dovute compensazioni.

INTERVENTO
In merito all’accordo, considerato l’obiettivo 1200 uscite CISAL Comunicazione chiede qualora le uscite volontarie non raggiungano per vecchiaia le risorse preventivate di aprire il residuo degli esodi ad uscite dei lavoratori con gravi patologie e al requisito di pensione anticipata.
La discriminazione dell’anticipo tra TOF\Progettisti ed altri dev’essere eliminata dall’accordo odierno perché fino ad oggi siamo ancora figli della stessa azienda.
CISAL Comunicazione invita a valutare l’eventuale compensazione considerato l’esodo lungo.

INTERVENTO
Poiché nell’accordo presentato in bozza è presente la volontarietà del lavoratore, CISAL Comunicazione è disponibile alla firma.
Oggi siamo ancora tutti dipendenti della stessa azienda per cui per la discriminazione dello scivolo in base alla mansione CISAL Comunicazione chiede lo storno.
Inoltre l’O.S. chiede che venga introdotta quantomeno la possibilità di inserire lo scivolo per gravi patologie, qualora non raggiunto l’obiettivo aziendale di 1200 risorse in uscita.

ANALISI ACCORDO
Oggi è stato firmato un accordo che prevede uscite volontarie e quindi a prescindere dalla strategia aziendale, un accordo non vincolante che può raccogliere il consenso di un lavoratore interessato dev’essere sempre considerato un buon accordo.

Strano è che l’azienda ha portato al tavolo un accordo senza chiedere nulla in cambio come in precedenza con smonetizzazioni e CDE.
Altra riflessione va fatta sulle dichiarazioni aziendali al tavolo che ha anticipato che questo accordo era previsto per la vecchiaia e successivamente avrebbe usato altri strumenti per l’anticipata.
Non tutti sanno che la CDE prevede uscite simili all’articolo 4, già utilizzato dall’azienda, ma con enormi vantaggi in quanto con minori costi.

Tra questi vantaggi, se non ricordo male, troviamo:
– 2 anni di naspi con la sola integrazione da parte dell’azienda dell’assegno da isopensione + 1 in caso di assunzioni (1/3 rispetto agli esodi).
– 2 anni di contributi figurativi a costo ridotto per le aziende + 1 in caso di assunzioni.

Quindi aspettiamoci una nuova CDE che contempla pure gli esodi “anticipati”.
Per comprendere le strategie aziendali bisogna conoscere gli strumenti attuali ed il loro funzionamento e non tutti sono informati e competenti al tavolo che rappresenta a livello nazionale i lavoratori.

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Roma, 07/06/2022

p.Cisal Comunicazione
FERRANTE FLAVIO