TIM – Lavoro Agile, Contratto di Solidarietà

Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola
rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del bianconiglio.
Ti sto offrendo solo la verita’, ricordalo. Niente di piu’. (DA MATRIX …..IL FILM)

Ci eravamo illusi che oggi 29 febbraio c..a, nel giorno dell’incontro del Coordinamento Nazionale, le cose potessero evolvere positivamente per i lavoratori, soggetti a breve ad un scellerato scorporo dell’azienda.
Invece dopo una mirabolante introduzione del dott, Chiriotti che illustrava la road map che ci avrebbe portato al conseguimento dell’operazione tanto voluta dai vertici aziendali e dal governo italiano, giustificando che la TIM non poteva continuare con questo assetto, soprattutto causata dall’impossibilità di continuare a sostenere il debito accumulato.

Dopo l’illustrazione del responsabile di HR si è proceduti al seguente ordine del giorno:
1. Misure di ottimizzazione e gestione del personale: strumenti;
2. Lavoro Agile;
3. Varie ed eventuali.

Per il primo punto l’azienda ha comunicato alle OO:SS presenti quale era la proposta aziendale che proponeva nuovamente il Regime di CDS con termine al 30 giugno 2025, con le seguenti riduzioni orarie:
• del 20% per 9782 dipendenti per 8 mezze giornate al mese: Staff “pure” Staff di Line (Govenance, demand…; Marketing, trade marketing, supporto trasversale ai canali di vendita Ingegneria, sviluppo, esercizio e testing dei sistemi IT, Security e di Rete (al netto dei competence center)
• del 15% per 13.534 dipendenti per 6 mezze giornate al mese: Caring commerciale e tecnico incluse Regie, Sales / Pre‐post Sales, Staff operative (Billings, fraud, accounting), Competence Center, Delivery, Supporto H24.
• del 10% per 8548 dipendenti per 4 mezze giornate: Tecnici in Field ‐ Progettisti e relativi coordinatori.
• Esclusi 770 dipendenti: H24 e coordinatori, Presidio Security, Presidi clienti, Site Specialist/ autisti.

RIDUZIONI ORARIE AZIENDE DEL GRUPPO
• 10% Sparkle per 468 dipendenti.
• 10% Noovle per 770 dipendenti.
• 10% Olivetti per 221 dipendenti.
• 20% Telecontact per 1651 dipendenti.

In relazione al secondo punto la proposta azienda si è articolata nel seguente modo:
Proroga fino al 15 di marzo del regime di LA attuale, dal 1° marzo sarà presente una news per accettare la proroga.

L’azienda inoltre ha illustrato quanto andrà ad applicare se non si troverà l’accordo per la riduzione dell’orario di Lavoro e sono i seguenti:
–  Applicazione dell’articolo 56 del CCNL sul premio di risultato. Si toglie il PDR e si inserisce l’elemento di garanzia retributiva;
– Welfare: Sospensione check up aziendali e soggiorni estivi (Telemaco e Assilt non Coinvolti);
– Reperibilità – revisione della reperibilità;
– Introduzione di strumenti per recupero di ulteriore produttività (ricollocazioni, riorganizzazioni, riassegnazione
mansioni (Demansionamento);
– Blocco concessione PART‐TIME temporale;
– Valutazione di eliminare in futuro il buono pasto per chi sta in lavoro agile.

TIM ha comunicato che il termine ultimo per una “possibile” trattativa al fine di addivenire ad un accordo su temi relativi a riduzione del costo del lavoro (tramite un Contratto di Solidarietà Difensivo), Lavoro Agile, è il 15 marzo 2024. Altresì provvederà ad applicare gli strumenti sopra riportati.

La proposta di utilizzare la Cassa Depositi e Prestiti (CDS) per ridurre le ore lavorative è categoricamente rifiutata, soprattutto in vista della prossima divisione aziendale che prevede la conclusione dell’accordo per Netco e la sua estensione per Tim fino al 30 giugno 2025. La mancanza di informazioni dettagliate riguardanti il numero di esuberi e l’impatto del ritorno al lavoro in presenza viene da noi considerata come una pratica discriminatoria nei confronti dei dipendenti di Tim..

Questa mancanza di trasparenza e l’adozione di strategie che riteniamo non giustificate e forzate per favorire l’accettazione della CDS sono categoricamente respinte.

L’adattamento ai cambiamenti in un contesto di incerte sfide richiederebbe un’approfondita riflessione e uno sforzo collettivo per individuare soluzioni eque e sostenibili, distanti da pratiche costrittive.

Dei lavoratori di questa Azienda si è detto e fatto di tutto e le operazioni gestionali degli ultimi venti anni, (esternalizzazioni, Cassa Integrazione, Mobilità, trasferimenti, demansionamenti, Contratti di Solidarietà, ecc.), Tali operazioni, unitamente alle recenti misure drastiche, mettono in evidenza l’urgente necessità di riconsiderare principi fondamentali e di adottare misure di tutela più congrue e conformi alle leggi…

CISAL Comunicazione si impegna a monitorare con attenzione l’evolversi della situazione sperando in un approccio costruttivo piuttosto che in sceneggiature prevedibili da parte dei soliti noti…

CISAL Comunicazione conferma fermamente la sua opposizione alle proposte recentemente avanzate, evidenziando la totale incompatibilità di tali iniziative con i principi fondamentali sostenuti dalla nostra Organizzazione.

CISAL Comunicazione continua fermamente a impegnarsi nella difesa dei diritti dei lavoratori, evidenziando l’importanza critica di una revisione etica e legale delle strategie aziendali, al fine di garantire una protezione efficace dei lavoratori in un contesto di sfide complesse come quelle attuali e soprattutto quelle future.

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Roma 02-03-2024

De Maria Giandomenico
RSU Cisal Comunicazione