L’unica soluzione è non votarli alle prossime elezioni RSU

CISAL Comunicazione non ha mai considerato positivamente il piano incentivante, strumento tanto sponsorizzato da qualcuno già dal verbale di convergenza e tacitamente accettato da chi prima si schierava dalla nostra parte adesso e dopo le trionfali performance di qualche TOF lo considera una nuova prospettiva economica.
Ahimè dobbiamo ricordare che, il predetto strumento sostituisce un’indennità meglio conosciuta come Mancato Rientro e non possiamo che constatare oggi, che le predette prospettive, stanno diventando per la maggior parte dei tecnici dei miraggi.
Miraggi perché, se venissero rispettate le regole imposte e qualche lavoratore non accettasse di raggiungere obiettivi personali e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di qualche responsabile con qualche escamotage, i premi diventerebbero ridicoli.
Problemi dovuti a criticità note della nostra rete, specialmente riguardo la parte delle secondarie che talune volte, pur mettendoci il massimo impegno nella realizzazione di una linea, non permettono un collaudo positivo.
Purtroppo l’introduzione nella misurazione della produttività vincolata all’esito dei collaudi, comporta la ricerca dei predetti escamotage per “bleffare il sistema”, a volte simulando al permutatore o all’armadio la linea ideale.
CISAL Comunicazione non ha mai condiviso il piano incentivante ed ha in toto condannato la disdetta da parte aziendale del contratto integrativo comprensiva del mancato rientro, per cui, oltre a non condividere tale strumento è preoccupata per i lavoratori che con i predetti “trucchetti” si espongono disciplinarmente a sanzioni massime previste dal CCNL che possono avere anche risvolti penali.

NOI SIAMO DIFFERENTI, NOI PENSIAMO AI LAVORATORI

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Segreteria Regionale Puglia