Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria i vertici aziendali si sono spesi in economicissime (dal punto di vista monetario) e pubbliche lodi per il senso di responsabilità ed abnegazione dimostrate da tutti i quei colleghi che con il loro lavoro hanno consentito al Paese di rimanere in “connesso” (contribuendo, di riflesso, a far ricevere loro generosi premi).
A seguito della erogazione del PdR abbiamo assistito all’ultima beffa: i colleghi che sono stati contagiati dal CoVid-19, verosimilmente entrando tre/quattro volte al giorno, tutti i giorni, nelle abitazioni di estranei, si sono visti decurtare il premio per le relative giornate di assenza.
Pur conoscendo quali siano le regole per il calcolo del Premio di Risultato, riteniamo non sia obbligatorio che i discorsi sulla “grande famiglia” debbano necessariamente rimanere parole…Soprattutto quando si tratta di compiere azioni concrete e tangibili di riconoscimento nei confronti di chi, quotidianamente, mette a repentaglio la propria incolumità per compiere il proprio lavoro.
Bolzano, 05 maggio ‘21
RSU CisalCom Trentino Alto Adige